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Aprire una Società di Persone: quello che ti serve sapere

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Data
5 agosto 2019
Inserito da
Studio Caggegi&Mazzeo
Categoria
Fiscalità

a cura del Dott. Emanuele Caggegi

Nell’articolo precedente, che puoi leggere cliccando qui, abbiamo parlato di come costituire una nuova impresa sotto forma di ditta individuale, il tipo di impresa sicuramente più diffuso in Italia, adatto per lo più alle attività unipersonali con basso rischio e investimenti contenuti.
 
 


Ma qualora volessi condividere il mio progetto di business con altre persone, come devo comportarmi? Quale forma di impresa devo scegliere?

Se vuoi condividere il tuo progetto di impresa con altri associati, è chiaro che la forma giuridica più appropriata in questo caso sia quella della società. Ma quale tipo di società?

Considerato che le società sono uno strumento sicuramente più complesso ma che consente una gestione organizzativa e strutturale che meglio si adatta ad imprese di medio/grandi dimensioni, iniziamo col classificare le società che svolgono attività commerciale da quelle che non svolgono attività commerciale.

Tra le società che svolgono attività commerciale vi rientrano:
  1. Società in nome collettivo (SNC);
  2. Società in accomandita semplice (SAS);
  3. Società per azioni (SPA);
  4. Società in accomandita per azioni (SAPA);
  5. Società a responsabilità limitata (SRL);
  6. Società a responsabilità limitata semplificata (SRLS).
La 1 e la 2 fanno parte delle società di persone, mentre le restanti appartengono alle società di capitali.

Tra le società che non svolgono attività commerciale troviamo la società semplice (SS) appartenente alle società di persone.

In questo articolo tratteremo brevemente le società di persone, cosa le distingue e quando è opportuno adottarle.


Che cos’è la società semplice e quando va adottata?

La società semplice è disciplinata dagli articoli che vanno dal 2251 al 2290 del codice civile e rappresenta la forma societaria sulla quale si basano, almeno per grandi linee, le altre società di persone (società in nome collettivo e in accomandita semplice).

Viene utilizzata esclusivamente per lo svolgimento di un’attività lucrativa ma non commerciale, come può essere l’attività agricola o artigianale, e a patto che:
  • l’attività non rientra nelle attività di impresa;
  • l’attività svolta viene resa in conformità alle finalità istituzionali dell’ente;
  • non esiste una specifica organizzazione;
  • i relativi corrispettivi non eccedono i costi di diretta imputazione.
Nulla toglie che il titolare o i soci dell’impresa scelgano un altro tipo di società per l’esercizio dell’attività agricola o artigianale, ma in questo caso non si può più parlare di attività non commerciale.


Serve il notaio per costituire una società di persone?

Per costituire una società semplice non occorre necessariamente il notaio, tranne nel caso di conferimenti diversi dal denaro per i quali sono richieste forme particolari di contratto in base alla natura dei beni conferiti in azienda. Diversamente infatti la società semplice può costituirsi oralmente o per fatti concludenti (società di fatto), ma per avere efficacia anche verso i terzi occorre registrare il contratto nella sezione speciale del Registro delle Imprese.

Così come per la ditta individuale, anche la società semplice e le altre società di persone investono i soci di una responsabilità illimitata, il che significa per le obbligazioni sociali rispondono i soci con tutto il loro patrimonio, ma solo se i beni della società non sono più sufficienti a coprire i debiti (beneficio di preventiva escussione).

È lasciata ai soci ampia autonomia nella gestione, modifica, approvazione delle delibere e nell’amministrazione della società semplice, definendo chi può fare cosa e chi no, fermo restando il divieto di stabilire l’esclusione di uno o più soci da qualsiasi partecipazione agli utili o alle perdite (divieto di patti leonini). Infatti tutti i soci hanno diritto di ripartirsi in egual misura gli utili e le perdite (sempre che non sia disposta una diversa percentuale di partecipazione), diritto che sorge al momento dell’approvazione all’unanimità di un rendiconto di fine esercizio predisposto dagli amministratori. Si tratta di un vero e proprio bilancio in cui sono indicate le entrate e le uscite dell’anno e che giustifica il risultato finale.


Cosa accade in caso di conflitto fra i soci di una società?

Può capitare in una società che uno o più soci non siano d’accordo con le decisioni intraprese dagli amministratori perché ritenute ingiuste o arrecanti un danno diretto o indiretto. Ecco che appare possibile giudicare la condotta degli amministratori attraverso un’azione di responsabilità, volta ad apportare gli aggiustamenti necessari, risarcire i danni provocati ed eventualmente sostituire chi ha commesso l’illecito (se sussistono i presupposti).


Come costituire una società di persone?

Per la costituzione di una società di persone abbiamo detto che non serve necessariamente redigere alcun contratto scritto, a meno che non lo richieda la natura dei beni conferiti. Tuttavia per poter opporre gli atti ai terzi, ed ai fini della pubblicità legale, è necessario richiedere telematicamente all’Agenzia delle Entrate tramite intermediario abilitato (Commercialista) o direttamente in ufficio, l’attribuzione del numero di Partita IVA con il codice Ateco dell’attività che si intende svolgere.
 
Attenzione: un utile strumento che tutti gli imprenditori devono conoscere è il servizio Ateco, il servizio delle Camere di Commercio che offre all’impresa un quadro d’insieme degli adempimenti amministrativi necessari per svolgere legittimamente l’attività di impresa, e che puoi consultare cliccando qui.

Per tutte le altre forme di società di capitali è invece obbligatorio l’intervento del notaio per la stipula dell’atto costitutivo, e che in seguito dovrà essere inoltrato al Registro delle Imprese.

Insieme alla richiesta della Partita IVA è anche possibile fare la comunicazione di inizio attività con iscrizione all’INPS e all’INAIL per la messa in regola dal punto di vista previdenziale e assicurativo dei soci lavoratori. Tutte queste operazioni vengono svolte mediante i canali messi a disposizione dal Registro delle Imprese.

Se si prevede di svolgere anche attività con altri paesi europei, occorre comunicare l’inserimento del proprio numero di Partita IVA al sistema elettronico di interscambio dati sull’IVA denominato VIES. Per verificare se un’impresa è inserita nel sistema VIES clicca qui.

Quindi, le fasi della costituzione possono essere distinte in 2:
  1. Richiesta di attribuzione della Partita IVA;
  2. Comunicazione di inizio attività.
A seconda delle esigenze di costituzione della società e del possesso di tutte le autorizzazioni richieste è possibile scindere le due fasi oppure trasmettere contemporaneamente entrambe le comunicazioni.


Costituzione di società in nome collettivo: quando conviene e perché

Se devi svolgere un’attività tipicamente commerciale mantenendo la responsabilità illimitata in capo ai soci, allora la società in nome collettivo può fare al caso tuo. A differenza della società semplice, è soggetta all’obbligo di iscrizione nella sezione ordinaria del Registro delle Imprese ed alla redazione dell’atto costitutivo autenticato dal notaio. L’unica discriminante consiste nel fatto che tutti i patti che hanno per oggetto la limitazione della responsabilità o l’esclusione della solidarietà non producono effetti nei confronti dei terzi, ma soltanto nei rapporti interni fra i soci.

Per il resto può essere applicata la disciplina prevista per la società semplice.


Costituzione di società in accomandita semplice: quando conviene e perché

Se vuoi esercitare un’attività commerciale, ma allo stesso tempo limitare la responsabilità di alcuni soci che non si occupano dell’amministrazione societaria, la forma di società di persone che potresti adottare è la società in accomandita semplice.

Questa società è formata da due tipologie di soci:
  1. i soci accomandatari e
  2. i soci accomandanti.
I soci accomandatari possono compiere tutti gli atti di amministrazione necessari al raggiungimento degli scopi della società, e pertanto sono rivestiti di una responsabilità solidale e illimitata per le obbligazioni assunte. Inoltre la loro quota sociale è trasferibile con il consenso unanime dei soci.

I soci accomandanti invece non possono in alcun modo intervenire nella gestione o amministrazione della società, ma possono dare pareri e autorizzazioni sotto la sorveglianza degli amministratori. In caso contrario, perdono la responsabilità limitata di cui godono (ossia legata esclusivamente alla loro quota conferita) ed acquisiscono quella illimitata e solidale.
 
Attenzione: se un socio accomandante acconsente all’inserimento del suo nome nella denominazione della società (ad esempio: Rossi Sas di Rossi Giuseppe), egli risponderà delle obbligazioni assunte personalmente ed illimitatamente al pari di un socio accomandatario, senza però averne gli stessi poteri, e tutto questo a garanzia dei creditori.

Per il resto può essere applicata la disciplina prevista per la società semplice.


Quali sono gli adempimenti fiscali obbligatori di una società di persone?

Anche per le società, tra gli strumenti di cui dovrai dotarti prima ancora di richiedere la Partita IVA ci sono:
- firma digitale o Carta Nazionale di Servizi (CNS) intestata al legale rappresentante della società e rilasciata dalla Camera di Commercio territorialmente competente e necessaria per autenticare i documenti da trasmettere telematicamente;
- Posta Elettronica Certificata (PEC) intestata al legale rappresentante della società;
- conto corrente intestato alla società, obbligatorio per giustificare i flussi in entrata e in uscita.

Dopodiché occorre:
- timbro della società completo di denominazione, Partita IVA, indirizzo della sede e altre informazioni facoltative;
- registro dei corrispettivi e altri registri contabili se necessario;
- registratore di cassa;
- libri degli organi sociali e libri dei verbali delle assemblee;
- libro unico del lavoro e degli infortuni, se in presenza di dipendenti.

Durante le scadenze periodiche e per ogni anno bisogna:
  • conservare e registrare contabilmente tutte le fatture di acquisto e di vendita;
  • rilevare anche i movimenti finanziari se si adotta la contabilità ordinaria;
  • effettuare le liquidazioni mensili o trimestrali IVA;
  • determinare gli acconti e i saldi IRPEF o IRES;
  • gestire le buste paga del personale dipendente, se presente;
  • predisporre le deleghe di pagamento e i versamenti degli importi dovuti e dei contributi previdenziali ed assistenziali tramite F24;
  • predisporre la dichiarazione dei redditi.


Quanto costa aprire una società di persone?

Per quanto riguarda i costi preliminari relativi a:
- messa in sicurezza del locale o laboratorio in cui svolgere l’attività fino al rilascio dell’agibilità;
- corsi sulla sicurezza sul lavoro e sulla somministrazione di alimenti e bevande ove richiesti;
- rilascio di altre autorizzazioni in base al tipo di attività da svolgere,
gli stessi dipendono dai professionisti che se ne occupano e dagli enti certificatori che rilasciano i relativi attestati.

I costi di avvio e gestione della società di persone possiamo sintetizzarli come di seguito:

Per l’iscrizione nel Registro delle Imprese

  • imposta di registro su atto costitutivo: € 200;
  • tassa di concessione governativa per vidimazione libri sociali: € 310,87;
  • bolli e diritti di vidimazione libri sociali: € 120/150;
  • Posta Elettronica Certificata: da determinare;
  • Carta Nazionale dei Servizi: rilasciata gratuitamente dalla Camera di Commercio (su richiesta, il dispositivo ottico o la firma digitale sono a pagamento);
  • competenze di l’istruttoria dell’intera pratica per la costituzione e l’avvio dell’attività: da concordare con il professionista.

Le spese fisse da sostenere ogni anno riguardano

  • diritto di iscrizione Camera di Commercio: € 120;
  • contributi INPS: circa € 3.500 per ogni persona che lavora in ditta e rateizzabili in 4 rate;
  • assicurazione INAIL: a seconda del rischio che comporta l’attività e/o se ci sono dipendenti o collaboratori;
  • IRAP, IRPEF o IRES, IVA in acconto e a saldo: da calcolare in base al regime che si è adottato e al volume d’affari (per sapere quanto pagheresti nel regime forfettario clicca qui);
  • tenuta della contabilità e rispetto di tutti gli adempimenti prescritti dalla legge: da concordare con il professionista.


Conclusioni

Avendo illustrato in estrema sintesi le tipologie di società di persone, possiamo dire che queste vengono adottate principalmente nel caso in cui più persone manifestano l’intenzione di prendere parte ad uno specifico affare, quando la natura dell’attività svolta richiede maggiori e diverse risorse da mettere in campo per perseguire un obiettivo particolarmente significativo, senza tuttavia compromettere l’autonomia dei singoli soci e mantenendo una struttura aziendale più semplice e flessibile rispetto a quella prevista per le società di capitali.

Se quindi i tuoi presupposti sono quelli descritti in questo articolo, allora puoi certamente iniziare la tua avventura imprenditoriale in forma societaria, ma non prima di aver ricevuto la consulenza specialistica di un Dottore Commercialista in grado di guidarti nella scelta migliore.

Clicca qui per saperne di più oppure, per scoprire quali sono i vantaggi di affidare la gestione contabile della tua impresa al nostro servizio Commercialista Online clicca qui.

Nell’articolo successivo completeremo il cerchio delle società, affrontando le società di capitali.

 
Tutto chiaro fin qui?

Se hai ancora dubbi sulla scelta della tua forma giuridica, o se hai già deciso di costituire la tua società di persone, clicca qui per sapere come fare, evitando costi e sanzioni.

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