a cura del Dott. Emanuele Caggegi
In breve
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Il rimborso IVA è possibile quando l’IVA sugli acquisti supera quella sulle vendite.
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È necessario avere un credito IVA superiore a 2.582,28€ per richiederlo.
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Il rimborso può essere compensato con altre imposte o richiesto in liquidità.
Se hai una
Partita IVA in regime ordinario, puoi trovarti in una situazione di
credito IVA, ovvero quando l’IVA pagata sugli acquisti supera quella incassata dalle vendite. In questi casi, è possibile
chiedere il rimborso dell’IVA all’Agenzia delle Entrate. Ma quando conviene farlo? Quali sono i requisiti e le procedure da seguire? Vediamo
quando è possibile ottenere il rimborso IVA e come richiederlo correttamente.
Quando si può chiedere il rimborso IVA?
Il rimborso IVA è possibile se, alla fine del trimestre o dell’anno fiscale, si ha un credito IVA superiore a 2.582,28€ e si rientra in uno dei seguenti casi:
✅ Eccedenza di IVA a credito per operazioni con aliquote ridotte → Se vendi beni o servizi con IVA ridotta (4% o 10%), ma acquisti con IVA ordinaria al 22%.
✅ Eccesso di acquisti rispetto alle vendite → Se hai sostenuto molte spese iniziali (es. investimenti in macchinari, software, arredi).
✅ Esportatori abituali → Chi effettua vendite all’estero senza IVA può accumulare molto credito IVA e ha diritto al rimborso.
✅ Attività con IVA non detraibile → Alcune categorie hanno limitazioni sulla detraibilità IVA (es. sanità, istruzione) e possono chiedere il rimborso.
✅ Se dalle dichiarazioni dei due anni precedenti risultano eccedenze detraibili → Il rimborso può essere chiesto per un ammontare non superiore al minore degli importi delle predette eccedenze.
Modalità di rimborso dell’IVA
Ci sono due modi per recuperare il credito IVA:
🔹 Rimborso diretto → Ricevi la somma spettante dall’Agenzia delle Entrate sul tuo conto corrente (previa verifica dei requisiti).
🔹 Compensazione IVA → Utilizzi il credito IVA per pagare altre imposte (IRPEF, contributi INPS, tributi locali), riducendo così il carico fiscale complessivo.
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Nota: se il credito supera
5.000€, serve un visto di conformità da parte di un commercialista.
Come richiedere il rimborso IVA?
Per ottenere il rimborso, devi presentare la dichiarazione IVA annuale (entro il 30 aprile) o un’istanza trimestrale (Modello IVA TR).
📌 Passaggi per la richiesta:
1️⃣ Verifica del credito IVA → Controlla il saldo IVA a fine trimestre o anno.
2️⃣ Compilazione del Modello IVA TR → Se vuoi chiedere il rimborso in anticipo su base trimestrale.
3️⃣ Invio telematico tramite Fisconline o Entratel → Tramite commercialista o autonomamente.
4️⃣ Attesa dell’approvazione → L’Agenzia delle Entrate esamina la richiesta e può effettuare controlli.
💡 Tempistiche: il rimborso può richiedere fino a 90 giorni dall’approvazione, ma in caso di controlli potrebbe allungarsi.
Rimborso IVA: conviene sempre richiederlo?
Non sempre è conveniente chiedere il rimborso: in alcuni casi, potrebbe essere più vantaggioso compensare il credito con altre imposte per evitare ritardi nei pagamenti.
✅ Meglio chiedere il rimborso se:
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Hai spese elevate e pochi ricavi (es. nuovi investimenti).
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Operi nel settore export e accumuli molto credito IVA.
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Il credito IVA è costantemente alto e non riesci a compensarlo.
❌ Meglio compensare il credito se:
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Hai imposte da pagare (IRPEF, INPS, tributi locali) e vuoi ridurre i versamenti futuri.
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Non vuoi attendere i tempi burocratici per il rimborso.
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L’IVA a credito è bassa e puoi recuperarla con le liquidazioni future.
Conclusioni
Il rimborso IVA è una grande opportunità per chi accumula molto credito IVA, ma va valutato con attenzione. A volte, compensare il credito può essere più conveniente che attendere il rimborso dall’Agenzia delle Entrate.
Hai un credito IVA? Scopri se ti conviene chiedere il rimborso o compensarlo con altre imposte! Contattaci per una consulenza personalizzata.
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