a cura del Dott. Emanuele Caggegi
Il
concordato preventivo biennale rappresenta un'opportunità interessante per molti contribuenti, consentendo di pianificare con maggiore certezza la propria posizione fiscale. In altri articoli abbiamo parlato dei vantaggi e degli svantaggi di questo strumento e che puoi leggere
cliccando qui. Ma cosa accade se, nel corso del biennio, il reddito effettivamente prodotto si discosta da quello concordato?
Reddito effettivo superiore a quello concordato
Se il reddito effettivo risulta superiore a quello stabilito con il concordato, non ci sono conseguenze negative per il contribuente. Il concordato rimane valido e il contribuente non dovrà versare imposte aggiuntive in base alla differenza.
Resta inteso che il contribuente ha la facoltà di versare contributi previdenziali sulla parte eccedente il reddito concordato.
Reddito effettivo inferiore a quello concordato
Anche nel caso in cui il reddito effettivo sia inferiore a quello concordato, il concordato generalmente rimane valido. Tuttavia, è prevista un'
eccezione: se il reddito effettivo risulta inferiore a quello concordato per oltre il 50%, a causa di
circostanze eccezionali, il concordato cessa di produrre effetti. Queste circostanze eccezionali saranno definite con un decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze.
Inoltre, per la parte di reddito concordato che supera quello dichiarato nel 2023, verrà applicata una tassa sostitutiva. Questa tassa sarà:
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Per i soggetti ISA: tra il 10% e il 15%, a seconda del punteggio ottenuto.
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Per i forfettari: 10%, o 3% per forfettari startup.
Conclusioni
Il concordato preventivo biennale offre un vantaggio di flessibilità, permettendo ai contribuenti di beneficiare di una posizione fiscale stabile anche in caso di oscillazioni del reddito. È importante, tuttavia, tenere presente l'eccezione relativa a riduzioni significative del reddito dovute a circostanze eccezionali.
Tutto chiaro fin qui?
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