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Ristrutturazioni edilizie e bonus mobili

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Data
26 gennaio 2018
Inserito da
Studio Caggegi&Mazzeo
Categoria
Fiscalità

a cura del Dott. Emanuele Caggegi

Con la legge di Stabilità 2017, e sulla scia degli anni precedenti, proseguono le proroghe di interventi sicuramente favorevoli per chi, ristrutturando, investendo sulle energie rinnovabili e sull’acquisto di mobili per la casa, e risultando a debito dalla propria dichiarazione dei redditi, potrà portare in detrazione significativi importi.
Ecco le misure oggetto di proroga e come fare per beneficiarne:
  • Per le ristrutturazioni edilizie sono prorogate fino al 31/12/2017 le detrazioni nella misura del 50% e mantenendo a 96.000 euro l’importo massimo di spesa ammessa al beneficio; per scoprire come puoi beneficiare del bonus ristrutturazioni edilizie clicca qui;
  • Per il risparmio energetico è prorogata fino al 31/12/2017 la detrazione nella misura del 65%; per scoprire come puoi beneficiare del bonus risparmio energetico clicca qui;
  • Per il bonus mobili è prorogata fino al 31/12/2017 la detrazione nella misura del 50%; per scoprire come puoi beneficiare del bonus mobili clicca qui;
  • Per il bonus mobili giovani coppie NON è prevista la proroga al 31/12/2017.


Ristrutturazione edilizia e fotovoltaico (trasformazione di energia solare in energia elettrica)

Ai soggetti IRPEF (persone fisiche, pensionati, dipendenti, titolari di attività di impresa, arte o professione) è riconosciuta una detrazione fiscale del 50%, cioè uno sgravio dalla metà delle spese sostenute ripartiti in 10 anni a partire dall’anno successivo a quello di istallazione dell’impianto o dalla ristrutturazione edilizia e fino ad un massimo di 96.000 € di spesa.
Inoltre, per gli immobili a prevalente uso abitativo, si aggiunge il beneficio dell’Iva agevolata al 10% anziché al 22%.
La detrazione del 50% riguarda anche gli impianti fotovoltaici domestici fino a 20 kw di potenza (oltre si considera attività commerciale) e quelli istallati nei condomini (se si tratta di impianti al servizio di utenze comuni, i costi e i benefici vengono ripartiti in millesimi).
Per le aziende, società e attività commerciali è invece riconosciuto il super ammortamento del 140% se l’impianto è qualificato come bene mobile.

Clicca qui per approfondire il bonus Ristrutturazione Edilizia.


Risparmio energetico o riqualificazione energetica

Chiunque effettui lavori per il risparmio energetico, comprovati da una certificazione energetica, può recuperare in 10 anni il 65% dei costi sostenuti, fino ad un massimo di 100.000 €.
Questa detrazione riguarda gli impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e per gli interventi di efficientamento energetico degli edifici: isolamenti, coibentazioni, serramenti, infissi, caldaie, pompe di calore, pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria, ecc.

Clicca qui per approfondire il bonus Risparmio Energetico.


Bonus mobili in ristrutturazione edilizia

I contribuenti che fruiscono della detrazione per interventi di recupero del patrimonio edilizio possono fruire di un’ulteriore riduzione d’imposta per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni), per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, finalizzati all’arredo di immobili oggetto di ristrutturazione. La detrazione, che va ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo, spetta sulle spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2016 ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10.000 €.


Bonus mobili per giovani coppie dal 2017 non più operativo

Con la legge di Stabilità 2016 era stato introdotto un nuovo bonus mobili riservato esclusivamente alle giovani coppie. Nella nuova legge di Stabilità 2017 purtroppo questa misura non è stata ad oggi prorogata. Ecco di seguito di cosa si trattava.
Le giovani coppie costituenti un nucleo familiare composto da coniugi o da conviventi da almeno tre anni, in cui almeno uno dei due componenti non avesse superato i trentacinque anni, che acquistavano una unità immobiliare da adibire ad abitazione principale, potevano beneficiare di una detrazione Irpef del 50% delle spese documentate sostenute, dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2016, per l'acquisto di mobili ad arredo della stessa unità abitativa. La detrazione era calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 16.000 € e non è cumulabile con l'ordinario bonus arredi.


Come faccio ad usufruire dei bonus fiscali per la ristrutturazione edilizia?

Il contribuente, per avvalersi dei benefici fiscali in termini di detrazione sull'Irpef che dovrà pagare alle scadenze prefissate, deve eseguire i pagamenti mediante bonifici bancari o postali, carte di credito o di debito (no assegni, contanti e mezzi di pagamento diversi da quelli enunciati), indicando:
  1. la causale del versamento con la dicitura "ristrutturazione edilizia" (anche nel caso di acquisto mobili) o "recupero patrimonio edilizio";
  2. il codice fiscale del beneficiario della detrazione;
  3. il numero di partita IVA o di codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.
Occorre altresì conservare:
  • l'attestazione del pagamento effettuato, come la ricevuta o il documento di addebito sul conto corrente;
  • le fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e quantità dei beni acquistati.


Come funziona il meccanismo della detrazione fiscale nella ristrutturazione edilizia?

Sugli acquisti di mobili, sui lavori di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica, compresi gli interventi per il fotovoltaico, il solare termico e altre opere ecosostenibili, il Governo ha introdotto una ritenuta dell'8% da applicarsi ai pagamenti tramite gli strumenti su esposti e che consentono di godere delle agevolazioni fiscali di cui stiamo parlando.
Questa ritenuta funziona in maniera opposta al meccanismo tradizionale, in quanto non è il soggetto (sostituto d'imposta) che paga la prestazione, ad operare la ritenuta, bensì la ritenuta è operata all'atto dell'accredito dei bonifici direttamente dall'istituto di credito del soggetto che ha erogato e incassato la prestazione.
L'intermediario provvederà in seguito a:
  • effettuare il relativo versamento mediante modello F24 con codice tributo 1039;
  • rilasciare la certificazione al prestatore delle ritenute versate, per poi poterle scomputare dall'Irpef o dall'Ires del prestatore in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi;
  • indicare nella dichiarazione dei sostituti d'imposta mediante modello 770 i dati inerenti i pagamenti effettuati.
La ritenuta va calcolata su un imponibile forfetario determinato dividendo l'importo lordo della fattura per 1,22 (come se le prestazioni fossero tutte soggette ad aliquota IVA del 22%).


Esempio:

Supponiamo che la società X abbia emesso fattura verso il signor Caio per l'istallazione di un impianto fotovoltaico.
 
La fattura sarà così composta:
 
Imponibile     6.000 €
Iva al 10%        600 €
TOTALE        6.600 €
 
In seguito il signor Caio bonifica alla società X l'importo di 6.600 €.
 
La banca, in qualità di sostituto d'imposta, opererà la ritenuta dell'8% in questo modo:
  • 6.600 € : 1,22 = 5.410 € che rappresenta la base imponibile su cui calcolare la ritenuta;
  • 5.410 € x 8 : 100 = 433 €.
e accredita sul conto corrente della società X l'importo di 6.600 € - 433 € = 6.167 €
 
Le scritture contabili della società X saranno le seguenti:
 
crediti vs cliente Caio        a          diversi                                                             6.600 €
a                                                    ricavi da prestazioni (CE)     6.000 €
a                                                    IVA ns debito (SP)                   600 €
 
Al momento dell'incasso:
diversi                                 a         cliente Caio (SP)                                            6.600 €
banca c/c                            a                                                          6.167 €
erario c/ritenute                  a                                                             433 €

 
Tutto chiaro fin qui?

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