a cura del Dott. Emanuele Caggegi
In breve
Il
regime forfettario è la scelta migliore per chi ha ricavi fino a
85.000€ annui, grazie alla tassazione agevolata e alla gestione semplificata.
Quando si apre una Partita IVA, la prima decisione importante riguarda la scelta tra regime forfettario e regime ordinario. Questa scelta ha un impatto significativo su tasse, gestione contabile e convenienza fiscale.
Nel 2025, il regime forfettario resta particolarmente vantaggioso per chi ha ricavi sotto gli 85.000€ annui, mentre il regime ordinario offre più flessibilità e la possibilità di detrarre costi.
Ma quale conviene davvero? Scopriamolo nel dettaglio.
Cos’è il regime forfettario?
Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato con caratteristiche specifiche:
-
Aliquota fissa al 15% (o 5% per i primi 5 anni).
-
Semplificazione contabile: niente IVA, niente registri obbligatori.
-
Limite di ricavi: 85.000€ annui.
-
Contributi INPS ridotti del 35% per artigiani e commercianti.
✔ Vantaggi
-
Tassazione agevolata e prevedibile.
-
Nessun obbligo di tenere registri IVA e contabilità complessa.
-
Ideale per chi ha poche spese da scaricare.
✖ Svantaggi
-
Non si possono scaricare i costi reali (affitto, attrezzature, formazione).
-
Alcune categorie di lavoratori sono escluse (es. chi ha dipendenti).
-
Nessuna detrazione IVA sugli acquisti.
Cos’è il regime ordinario?
Il regime ordinario è il sistema fiscale standard per le Partite IVA. Funziona con una tassazione progressiva e permette di detrarre le spese.
📌 Caratteristiche principali
-
Tassazione IRPEF a scaglioni (dal 23% al 43%).
-
Obbligo di tenere la contabilità e registri IVA.
-
Possibilità di scaricare i costi aziendali (affitto, attrezzature, formazione).
-
IVA da versare, ma anche da detrarre sugli acquisti.
✔ Vantaggi
✖ Svantaggi
-
Maggiori costi amministrativi (commercialista, registri IVA).
-
Tassazione IRPEF progressiva, che può risultare elevata.
-
Complessità nella gestione fiscale.
Tabella di confronto: quale conviene?
Caratteristica |
Regime forfettario |
Regime ordinario |
Tassazione |
15% (5% per i primi 5 anni) |
IRPEF progressiva (dal 23% al 43%) |
IVA |
Non applicabile |
Da versare, ma si può detrarre sugli acquisti |
Scarico costi |
No |
Sì, comprese attrezzature e affitto |
Soglia di reddito |
Max 85.000€ annui |
Nessun limite |
Contabilità |
Semplificata, no registri IVA |
Completa, con obblighi contabili |
Convenienza per... |
Chi ha poche spese e guadagni sotto 85.000€ |
Chi ha spese elevate o supera 85.000€ |
Quale scegliere?
✅ Meglio il regime forfettario se:
-
Hai ricavi sotto gli 85.000€.
-
Hai poche spese da detrarre.
-
Vuoi una gestione semplice e meno burocrazia.
✅ Meglio il regime ordinario se:
-
Hai spese elevate e vuoi scaricare i costi.
-
Superi il limite di 85.000€ annui di ricavi.
-
Lavori con clienti che richiedono fatture con IVA detraibile.
💡 Consiglio: se sei all’inizio e prevedi ricavi limitati, il forfettario è la scelta più semplice. Se invece hai spese significative e punti a guadagni più alti, valuta l’ordinario.
Conclusioni
La scelta tra regime forfettario e ordinario dipende dalle caratteristiche della tua attività. Un’analisi approfondita con un commercialista può aiutarti a individuare l’opzione più vantaggiosa.
Dubbi sulla scelta del regime fiscale? Analizziamo insieme la tua situazione per farti risparmiare tempo e tasse.
Prenota una consulenza. Scopri quale regime fa per te e ottimizza la tua fiscalità!
Se ti è piaciuto l'articolo, condividi o lascia un commento.