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Legge di Bilancio 2022 - Lavoro e Previdenza

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Data
21 febbraio 2022
Inserito da
Studio Caggegi&Mazzeo
Categoria
Lavoro

a cura del Dott. Emanuele Caggegi


Rifinanziamento Reddito di Cittadinanza

Per garantire gli importi previsti per legge a una platea che per effetto della crisi pandemica si è allargata, il reddito di cittadinanza viene rifinanziato con 1 miliardo annuo dal 2022. Allo stesso tempo vengono rafforzati i controlli contro le situazioni di abuso e, nell’ottica di rivedere la disciplina delle offerte di lavoro per includervi anche quelle riferite a contratti a tempo parziale, il numero di offerte congrue prima della decadenza dal beneficio scende da 3 a 2.

Nel caso di contratti a tempo determinato, si stabilisce che l’offerta è congrua se la durata è di almeno 3 mesi e se il luogo di lavoro dista dal domicilio del percettore non più di 80 chilometri. Per accrescere i livelli occupazionali dei percettori di RdC si prevede l’introduzione di un décalage del beneficio pari a 5 euro al mese solo per i soggetti occupabili a partire dal mese successivo a quello in cui si sia rifiutata la prima offerta di lavoro congrua. Il décalage si interrompe nel caso di accettazione di un’offerta di lavoro di durata superiore a 1 mese continuativo.

Si prevedono inoltre l’estensione degli sgravi contributivi per le imprese che assumono percettori di RdC anche attraverso le agenzie private del lavoro e il riconoscimento di benefici fiscali per gli intermediari (agenzie private del lavoro).


Sgravi contributivi

In tema di incentivi all'occupazione, si prevede una serie di sgravi contributivi, in particolare: l’esonero contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel 2022 ai datori di lavoro privati che, nel medesimo periodo, assumono a tempo indeterminato lavoratori subordinati provenienti da imprese in crisi; proroga per il 2022 dello sgravio contributivo totale per i contratti di apprendistato di primo livello, riconosciuto in favore dei datori di lavoro che occupano alle proprie dipendenze fino a 9 addetti con contratto di apprendistato di primo livello; l'esonero dal versamento del 100 per cento dei contributi previdenziali complessivi a carico dei datori di lavoro, alle società cooperative che si costituiscono, a decorrere dal 1° gennaio 2022, nel limite di 6.000 euro su base annua, e per un periodo massimo di ventiquattro mesi dalla data della costituzione della società cooperativa.


Ammortizzatori sociali

È attuata la riforma degli ammortizzatori sociali. La riforma aumenta la generosità dei sussidi di disoccupazione ed estende (in aderenza a un principio di universalità) gli istituti di integrazione salariale ordinari (CIGO e FIS) e straordinari (CIGS) ai lavoratori di imprese oggi non inclusi, nonché agli apprendisti e ai lavoratori a domicilio. Alla riforma sono destinati circa 3 miliardi nel 2022 in termini di indebitamento, anno in cui peseranno ancora gli effetti della pandemia sull’occupazione, di cui 1,5 miliardi già coperti a legislazione vigente; 1,8 miliardi nel 2023, 1,4 miliardi nel 2024 e circa 1 miliardo annuo per gli anni successivi. È rifinanziato il Fondo Occupazione e previsto un ulteriore finanziamento nel 2022 per la CIG emergenziale di 0,7 miliardi. Sono previste per un ulteriore anno misure di sostegno al reddito per i lavoratori ex Alitalia.


Misure pensionistiche

Per i soggetti che maturano i requisiti dal 1° gennaio al 31 gennaio 2022 è possibile anticipare il pensionamento con 64 anni d’età e 38 anni di contributi versati. Viene prorogata per l’anno 2022 anche la misura c.d. “opzione donna”. In particolare, si estende la possibilità di optare per il regime del trattamento pensionistico anticipato alle lavoratrici che maturano i requisiti anagrafici, almeno 58 anni di età per le lavoratrici dipendenti ed almeno 59 anni di età per lavoratrici autonome, nonché contributivi (almeno 35 anni) entro il 31 dicembre 2021.

Prorogata inoltre l’Ape sociale per la quale si prevede anche l’ampliamento della platea dei lavoratori ammessi all’anticipo pensionistico per determinate categorie. Questi lavoratori potranno andare in pensione a 63 anni con 36 anni di contributi (30 se disoccupati, disabili o caregiver). Viene ampliato l’elenco delle attività gravose che possono accedere all’Ape. Per lavoratori edili e ceramisti servono 32 anni di contributi e 63 anni d’età per chiedere l’Ape.

 
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